Ortodonzia intercettiva e fissa
Esperti nel prevenire e trattare i difetti di sviluppo della dentizione e delle ossa mascellari
Ortodonzia intercettiva
La stragrande maggioranza di bambini e preadolescenti soffrono di malocclusioni in un’età compresa tra i 6 e i 12 anni, in una percentuale del 75%, senza contare gli adolescenti: i quali, fra i 12 e i 17 anni, soffrono delle medesime problematiche ortodontiche sfiorando addirittura l’88%.
In questi casi entra in gioco l’ortodonzia intercettiva che permette di affrontare i problemi ortodontici dei bambini in modo tempestivo: migliorando globalmente lo sviluppo della dentizione e delle ossa mascellari e garantendo uno sviluppo armonico del volto oltre che un impeccabile allineamento dei denti.
Se eseguita con le giuste tempistiche, l’ortodonzia intercettiva permetterà di evitare trattamenti clinicamente più complessi e impegnativi in futuro.
DOM Odontoiatria Milano esperti nell’ortodonzia per bambini
Cos’è l’ortodonzia intercettiva?
Ortodonzia intercettiva è un trattamento ortodontico e/o ortopedico, utilizzato nei bambini e preadolescenti tra i 6 e i 12 anni, per migliorare lo sviluppo della dentizione e delle ossa mascellari, garantendo una crescita armonica del volto.
Permettendo di affrontare i problemi ortodontici in modo tempestivo e agendo sulle ossa prima che la loro crescita sia completa, evita trattamenti clinicamente più complessi e impegnativi nell’adolescenza e nell’età adulta.
La stragrande maggioranza (75%) di bambini e preadolescenti, soffre di malocclusioni. La prevalenza e la complessità di queste problematiche ortodontiche, se non trattate, aumenta ulteriormente tra gli adolescenti, arrivando a coinvolgere l’88% dei pazienti tra i 12 e i 17 anni.
Seppure sia vero che la maggior parte degli adolescenti avrà ancora bisogno di indossare l’apparecchio fisso dopo una prima fase intercettiva, la terapia seguente sarà però più semplice e veloce, aumentando le garanzie al raggiungimento del pieno successo delle cure.
Quali problemi possono essere risolti con l’ortodonzia intercettiva?

- Iposviluppo/ipersviluppo della mandibola (mascellare inferiore) o del mascellare superiore;
- Allargamento dell’osso palato;
- Vari tipi di malocclusione tra cui morso aperto, morso coperto, morso inverso, disallineamento;
- Aumentare lo spazio all’interno delle arcate per la corretta eruzione della dentatura definitiva;
Quando iniziare a portare un bambino dal dentista?
Fin dai primi anni di vita è infatti importante correggere le abitudini viziate:
- succhiare il ciuccio o il pollice;
- respirazione con la bocca/respirazione orale,
- posizionamento scorretto della lingua
A tal proposito noi di DOM Odontoiatria Milano ricorriamo talvolta all’uso di speciali apparecchi mobili elastodontici progettati al computer e costruiti in materiale morbido (silicone o PVC), non tossico e ben tollerato dai piccoli.
Si tratta di dispositivi versatili che rappresentano la soluzione perfetta per i piccoli pazienti d’età compresa tra i 3 ed i 6 anni.
Questi dispositivi sono rimovibili e possono essere utilizzati anche come validi sostituti del ciuccio; devono essere portati tutti i giorni per almeno 16 ore, per consentire l’effettiva correzione dei difetti da malocclusione.
Quando fare la prima visita ortodontica?

Il pedodontista invierà il bambino all’ortodontista intorno ai 6-7 anni di età, quando inizia la permuta dei denti dal latte con quelli definitivi.
In questa fascia d’età possono essere già indossati i primi apparecchi ortodontici mobili o fissi, per facilitare l’allineamento della dentatura e consentire uno sviluppo armonioso di struttura ossea, denti e muscoli facciali.
In altre situazioni, meno complesse è possibile anche iniziare la terapia intorno ai 11 anni fino al completo raggiungimento del la totale correzione delle malocclusioni riscontrate.
Ortodonzia intercettiva, osteopatia e logopedia
Nella nostra struttura al lavoro dell’ortodontista si affiancano le competenze di altre 2 figure, l’osteopata e la logopedista.
Quando si inizia una terapia intercettiva è infatti fondamentale identificare la posizione della lingua all’interno della bocca e l’ interazione di quest’ultima e dei muscoli facciali con la dentatura: poiché da questo dipende il corretto sviluppo delle ossa mascellari e la posizione della dentatura.
Se la postura della lingua del bambino rimane bassa (a causa della presenza di un ostacolo come l’uso del ciuccio o la suzione del dito) si viene a determinare:
- una disarmonica crescita dei mascellari,
- Disturbi da malposizioni dentali (es. morso aperto, protrusioni dentali)
- un’alterazione della funzione masticatoria e della fonazione,
Insieme al logopedista e osteopata, l’ortodontista individuerà le anomalie ed i difetti del funzionamento della muscolatura al fine ultimo di rimediare ai problemi di masticazione.
L’ortodontista si dedicherà a correggere la masticazione, mentre la logopedista e l’osteopata aiuteranno il bimbo e sviluppare la giusta interazione tra muscoli, denti e struttura ossea.
L’ortodonzia non serve quindi solo a raddrizzare i denti, ma si occupa del benessere del paziente anche da un punto di vista clinico più ampio: poiché una corretta occlusione incide positivamente sulla postura del corpo oltre che dell’intera bocca, prevenendo diversi disturbi e disagi.
Denti dritti e ben allineati per un sorriso impeccabile
Seconda fase di terapia ortodontica: Ortodonzia fissa o invisibile

L’apparecchio fisso multibrackets e gli allenatori trasparenti sono strumenti di correzione diretta delle malocclusioni, che si utilizzano generalmente in dentatura permanente, a partire dagli 11 -12 anni di età.
La scelta tra le 2 apparecchiature è strettamente correlata alla situazione clinica del paziente.
Non tutti i casi possono essere risolti con l’ortodonzia invisibile, soprattutto quelli che presentano particolari complessità.
Nei casi più gravi solo l’ortodonzia fissa può effettivamente assicurare risultati duraturi nel tempo.
Perché fare ortodonzia fissa?
Lo scopo dell’ortodonzia fissa è prima di tutto funzionale: il beneficio estetico di ottenere denti dritti segue subito dopo.
L’apparecchio fisso strutta forze tensive tramite l’uso di un sistema che modifica il posizionamento dei denti imprimendo una specifica pressione che viene trasmessa tramite attacchi e fili elastici metallici. In questo modo, gradualmente i denti assumono al posizione corretta e si allineano in modo impeccabile.
Quanti tipi di apparecchio fisso esistono?
In generale l’apparecchio fisso è unico, ma può disporre di alcune varianti che lo rendono più discreto o personalizzato.
L’apparecchio fisso tradizionale è composto da brackets (stelline) in metallo collegati da fili che trasmettono le forze tensive sulle arcate dentali.
L’apparecchio fisso estetico prevede invece brackets realizzati in ceramiche speciali che riprendono il colore dei denti rendendolo meno visibile, più discreto e consentendo di raggiungere ugualmente gli stessi eccellenti risultati, poiché il funzionamento resta il medesimo.
Esistono anche varianti con brackets colorati per i più piccoli e persino trasparenti al fine di aiutare i piccoli pazienti ad abituarsi prima al tipo di terapia ortodontica.
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